L’Avvento del bambino, del miracolo piccolo che si fa carne e segno grande nella Storia, è oggi. Il bimbo che riempie la mangiatoia del Presepio, culla dell’attesa, del cuore dell’uomo che si prepara, è adesso.
Questo Natale, così diverso dagli altri, ci incontra nelle nostre case con meno amici e pochi cari con cui condividere la tavola. Mi coglie più impreparata, senza doni e senza pacchetti, senza corse vigiliari, senza cene condivise, senza messa tradizionale.
La realtà ha richiesto un cambiamento forte e si allarga nella gioia anche un po’ di nostalgia…
Forse, però, è in questo imprevisto che accogliamo meglio il Natale.